Quando si parla di El Sabinar lo si fa con un certo rispetto, dandogli per lo meno del lei. È lui il vero simbolo di El Hierro, questo rugoso albero piegato (ma non sconfitto) dal vento furibondo che taglia la piana dei ginepri nella parte sud-occidentale dell’isola.
Passata la strada che porta a El Verodal e superata, infine, l’Ermita de Nuestra Señora de Los Reyes, un cartello mostra la deviazione per El Sabinar. Dopo avere percorso un tratto di strada sterrata, si arriva nei pressi di un cancello e anche se in molti continuano in macchina trovo che sia molto meglio parcheggiare e godersi la bella passeggiata di 3 chilometri circa fino alla cattedrale di legno.
Si attraversano pascoli e prati, boschi di sabine e tratti desolati, punteggiati di decine e decine di grilli dalla pancia rossa che ti saltano davanti mentre cammini. Poi lo vedi laggiù e quasi ti trattieni dal velocizzare il passo.
El Don Sabinar è maestoso nella sua spettacolare contorsione, enorme e bellissimo, una sorta di Marlon Brando versione lignea. Ma non è l’unico prodigio della Natura, sono tante le sabine prostrate dal vento, alcune sembrano figure congelate e urlanti, altre si sono così attorcigliate in sé per proteggersi dalle folate da avere creato enormi ingorghi di rami.
Non appena cala il vento fermatevi un attimo e aguzzate le orecchie in cerca dei corvi. Ma non del loro verso, dei battiti d’ala mentre sorvolano l’area che, nel silenzio totale, rimbombano come sciabolate.
Andate in tarda mattinata o nel primo pomeriggio, ricordiamo che attualmente la strada che porta a sud-ovest dell’isola chiude alle 18.30.
Dove si trova El Sabinar: Sul versante ovest dell’isola, dopo la Ermita de Nuestra Señora de Los Reyes, deviazione su strada sterrata.