Economia

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Fin dall’antichità, El Hierro è sempre stata un’isola principalmente rurale, dedita all’agricoltura e alla pastorizia. Grazie agli alisei, l’interno e il versante orientale dell’isola hanno sempre goduto di campi fertili, che i Bimbaches coltivavano per gli alimenti di sussistenza, come cereali e verdura.

Con l’arrivo dei conquistatori, diverse zone furono inoltre adibite alla coltivazione della vite, in particolare per la produzione di vino.

el-pinar-vitiA parte qualche piccola eccezione – le orchidee e piccole quantità di vino – la produzione dell’isola è però sempre stata destinata al fabbisogno interno e non ha generato quella ricchezza che si è vista nel XVII e XVIII secolo nelle altre isole dell’arcipelago. Assieme alla Gomera, El Hierro è sempre stata l’ultima ruota del carro canario.

Bisogna aspettare l’inizio del XX secolo per vedere i primi, timidi cambiamenti nell’economia isolana. Il miglioramento delle infrastrutture e delle condizioni igienico-sanitarie e soprattutto il ritorno dalle Americhe di un discreto numero di herreñi pronti a investire nell’isola i soldi accumulati all’estero, danno una svolta decisiva alla vita locale, anche e soprattutto in termini di mentalità e progresso.

Assieme al denaro degli isolani cominciano ad arrivare anche i soldi del Governo spagnolo. L’improvvisa abbondanza, unita all’assenza delle conseguenze disastrose dei due conflitti mondiali fanno sì che nella prima metà del Novecento per El Hierro si spalanchi un periodo prospero e di grande rinnovamento. Viene inaugurato il Porto de La Estaca, si migliorano le strade, si costruiscono scuole, tubature e una linea telefonica. Muoversi all’interno dell’isola diventa più agevole e questo non aiuta solo gli spostamenti degli abitanti, ma incentiva anche l’arrivo dei turisti.

Oggi è proprio il turismo, assieme all’agricoltura e alla pesca, il maggiore settore trainante dell’economia locale.

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Il riconoscimento di Riserva della Biosfera conferito nel 2000 dall’UNESCO e il progetto del Ministero dei Lavori Pubblici di trasformare El Hierro nella prima isola autosufficiente grazie alle energie rinnovabili hanno cominciato a creare l’idea di isola green ed ecosostenibile. Da allora, El Hierro richiama un turismo molto selezionato, fatto di appassionati di natura, tranquillità e attività sportive outdoor.

Un altro settore che non sembra conoscere il passare del tempo è quello dell’artigianato locale.

Vengono ancora realizzati diversi manufatti come da tradizione Bimbache , come copriletti, coperte, arazzi e borse in lana e stoffa, anche se il vero punto di eccellenza sono forse gli utensili in legno, la ceramica e i cesti di vimini. Tutti questi prodotti possono essere trovati nei mercati settimanali che si tengono in giro per l’isola e nei banchetti allestiti durante le principali ricorrenze festive.tessuti-tradizionali-canarie

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